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La ricostruzione della Romagna colpita dall’alluvione

cupla nazionale e emilia romagna

Il CUPLA Emilia Romagna, che rappresenta in Regione circa 250.000 pensionati del lavoro autonomo, ha promosso un incontro dei tre livelli del coordinamento unitario coinvolti nel territorio – CUPLA Romagna, CUPLA Regionale e CUPLA Nazionale – per porre l’attenzione sull’impatto che la recente alluvione ha avuto, e continua ad avere, sugli anziani dei territori colpiti.
Insieme ai giovani venuti da molte parti del Paese, anche molti anziani ancora attivi e portatori di grandi valori solidaristici, hanno prestato opera volontaria fin dalle prime fasi post alluvionali, mettendosi a disposizione della macchina organizzativa e cercando di dare una mano per risolvere le situazioni più urgenti.
Tuttavia, molti di loro hanno visto compromesse le proprie abitazioni, hanno dovuto abbandonare memorie e pezzi della propria vita e ora attendono con fiducia la fase della ricostruzione.

Gli anziani del CUPLA hanno offerto un prezioso contributo alle comunità colpite dall’alluvione con la conseguente devastazione territoriale. Le Associazioni costituenti il CUPLA si sono mosse, con vari interventi, per offrire aiuto e sollievo alla popolazione colpita.
In particolare si sono adoperate per:

  1. fornire un supporto psicologico offrendo ascolto attento, conforto e incoraggiamento alle persone colpite, al fine di cercare di lenire il trauma emotivo che le persone hanno subito a causa di questo disastro;
  2. condividere attenzione e saggezza, fornendo esperienze personali di eventi causati da altre calamità naturali;
  3. offrire un supporto pratico, con la partecipazione alle operazioni di pulizia e di ricostruzione, aiutando a ripulire le strade e le abitazioni danneggiate o a riparare infrastrutture di base come reti idriche o elettriche;
  4. organizzare gruppi di supporto operativo per pianificare insieme le azioni di recupero;
  5. regalare la loro professionalità ed esperienza nel sensibilizzare la comunità verso la conoscenza di misure preventive da adottare, come l’allestimento di kit di emergenza o la conoscenza delle vie di evacuazione;
  6. impegnarsi nel volontariato, dedicando tempo in organizzazioni locali o associazioni di volontariato che lavorano per il recupero e il sostegno delle comunità colpite, contribuendo nelle attività di distribuzione di beni di prima necessità o nel fornire supporto logistico;
  7. svolgere un ruolo attivo nella raccolta di fondi utili per la ricostruzione.
    Il CUPLA apprezza tutti gli sforzi messi in campo finora, ma ritiene necessario tener viva l’attenzione sulla popolazione più fragile e chiede di essere correttamente informato sui diversi stanziamenti economici e le relative finalità.

    A seguito di tali premesse, ritiene opportuno chiedere:

    1) un incontro con la Regione al fine di conoscere sia l’entità delle risorse raccolte dalla stessa e dalle varie Associazioni (Economiche, Sociali, Religiose, Musicali e Sportive) che operano in Emilia-Romagna e fuori, sia l’utilizzo e la destinazione di tali risorse;
    2) un incontro con il Commissario, Generale Figliuolo, per essere informati sugli stanziamenti Governativi e conoscerne il loro utilizzo;
    3) un incontro con le OOSS CGIL, CISL e UIL dei pensionati per affrontare questi temi in una visione coordinata e unitaria, in quanto assieme al CUPLA rappresentano il mondo degli anziani.

    Il CUPLA ritiene indispensabile che si realizzino tali passaggi perché, sulla scorta di quanto già realizzato con la “Dichiarazione Congiunta tra la Regione Emilia-Romagna e le Associazioni di Impresa, delle Professioni degli Istituti Bancari, del Terzo Settore e le Organizzazioni Sindacali co-firmatarie del Patto per il Lavoro e per il Clima”, nella articolazione della ricostruzione si possa creare un tavolo di confronto specifico a tutela degli anziani e delle loro famiglie sui seguenti temi: Assistenza nella gestione della documentazione e delle pratiche burocratiche; Supporto nella ricostruzione delle abitazioni; Mobilità e trasporto; Assistenza domiciliare; Sicurezza e prevenzione; Supporto sociale psicologico; Accesso ai servizi essenziali; Inclusione e partecipazione; Utilizzo delle tecnologie digitali.

    Il CUPLA è convinto, inoltre, che si debbano:

    1) affrontare i temi della Prevenzione Idrogeologica per mettere in sicurezza il territorio in modo coerente con la popolazione residente ed il sistema economico produttivo esistente;
    2) realizzare Protocolli d’intervento per queste situazioni, che siano precisi e immediatamente operativi;
    3) prevedere percorsi amministrativi e burocratici legati agli interventi emergenziali e successivi di ripristino e ristoro che siano agevolati, efficaci e tempestivi;
    4) formulare da parte delle Autorità competenti, comunicati e annunci che siano degni di fede, aderenti alla realtà e concretamente realizzabili. L’atteggiamento contrario produrrebbe sfiducia, critiche e demotivazioni.

    Il CUPLA, infine, segnala che gli anziani possono fornire un aiuto prezioso per le comunità colpite dall’alluvione, offrendo il proprio sostegno, la propria esperienza e la propria saggezza per aiutare a superare la crisi e promuovere una ripresa effettiva, solidale e resiliente.