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La carta per i diritti delle persone anziane e i doveri delle comunità

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Tenuta sociale e psicologica nel pianeta anziani, la carta per i diritti delle persone anziane e i doveri delle comunità”: è stato questo il titolo del convegno che si è tenuto il 27 gennaio scorso a Ospedaletto Euganeo, organizzato dal Cupla regionale.

Alla tavola rotonda hanno preso parte Monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia accademia per la vita e autore del libro “L’età da inventare”, Manuela Lanzarin Assessore alla sanità, servizi sociali e programmazione sanitaria della Regione Veneto, Elisa Venturini Vice Presidente di Anci Veneto e il coordinatore nazionale di Cupla Gian Lauro Rossi.

Hanno portato il loro contributo al dibattito anche gli interventi di Daniela Guagliumi per l’artigianato, Giovanna Gazzetta per gli agricoltori e Giorgio Sartori per il commercio.

L’iniziativa si è aperta con l’intervento di Simone Pegge, Segretario di Cupla Veneto che è intervenuto in rappresentanza del Presidente Raffaele Zordanazzo, che non ha potuto partecipare in presenza, ma ha seguito i lavori in diretta streaming.

Con l’iniziativa del comitato unitario dei pensionati del lavoro autonomo, si è voluto fare il punto sulla situazione, in merito a temi nazionali centrali per gli anziani come la legge sulla non autosufficienza. Inoltre, è stata presentata e consegnata ai partecipanti la carta dei diritti delle persone anziane e i doveri delle comunità, voluta da Mons. Vincenzo Paglia, un documento che Cupla, a livello nazionale, ha fatto proprio e che sta diffondendo nei territori.

Credo sia fondamentale ricordare oggi l’importanza del Disegno di Legge delega approvato dal Consiglio dei Ministri – ha spiegato Mons. Paglia. Si tratta di una rivoluzione di impostazione: l’intera comunità è chiamata a farsi carico della popolazione anziana, perché gli anziani restino nelle loro case, dove sono sempre vissuti, grazie ad una rete di relazioni che sconfigge la solitudine, attraverso la continuità assistenziale prevista dal provvedimento”.

In Veneto sono due le principali questioni sul tavolo, ha precisato l’assessore Lanzarin: “Dobbiamo offrire una pluralità di servizi, la domiciliarità, la semi-residenzialità la residenzialità, l’abitare leggero – ha precisato l’assessore Lanzarin-. Il problema, però, è la sostenibilità economica di tutto ciò, il Governo deve intervenire da questo punto di vista.
L’altra questione, invece, è rappresentata dalle risorse umane che mancano. Mi riferisco ad infermieri ed operatori socio-sanitari
”.

L’esigenza, sempre più urgente, di un cambio di visione è stata sottolineata anche da Elisa Venturini: “Bisogna cominciare a pensare che la nostra società debba essere riorganizzata con servizi che si avvicinino alle esigenze dell’età più matura. E’ chiaro che questo comporta personale che ci permetta di intervenire nei vari ambiti. Questa è certamente la sfida che ci troviamo davanti”.

A tirare le conclusioni di un convegno che ha visto la partecipazione di oltre 200 persone appartenenti alle sigle che compongono il Cupla (Anap Confartigianato, ANP Cia, 50&Più Confcommercio, Cna Pensionati, Coldiretti Pensionati, Fipac Confesercenti e Fnpa Casartigiani) è stato il coordinatore nazionale Gian Lauro Rossi.

Dobbiamo vedere il mondo degli anziani in una prospettiva diversa, ormai in Italia siamo 16 milioni e dovremmo poter partecipare attivamente alla costruzione di un futuro che ci vedrà sempre più protagonisti – ha detto”.

L’obiettivo è fare dell’Italia un Paese dove si invecchia bene.